
Sarò impopolare ma credo che il tema delle emozioni legato all’infanzia abbia un’attenzione quasi ossessiva.
L’attenzione verso le emozioni dei bambini è a dir poco inflazionata, le grandi librerie hanno dedicato intere sezioni al tema. Io invece mi chiedo: e se invece di parlare di emozioni dedicassimo più spazio alle personalità dei nostri bambini? Alle loro inclinazioni, al loro modo di approcciarsi al mondo per fargli capire che non esiste un solo modo per vivere in mezzo agli altri. Assecondiamo le scelte del bambino anche nella scelta di un albo o se ci chiede di rileggere lo stesso libro più volte: probabilmente la Casa sull’Albo ce nasce da quella storia gli dà delle conferme su come lui esiste nel mondo; oppure lo affascina perché viceversa un personaggio è diverso dal suo modo di essere.
Andrea Rauche nel saggio “Ad occhi aperti” Edito Donzelli, parla degli albi illustrati come “conferma del loro valore pedagogico di elaborazione e presa di coscienza sociale”.
Il bambino è un essere “sociale” fin dalla nascita utilizza le sue risorse e le sue predisposizioni.
Kevin ama leggere e disegnare, a Rita invece piace tanto ballare…con gli albi illustrati possiamo far capire che non esiste un solo modo di “esistere” e che nessuno di questi è giusto o sbagliato ma è il proprio e quindi UNICO.
Illustrazioni: Grace Chiu Titolo: Kevin è timido Edito Kite edizioni
Sono mamma di una bimba di quasi 4 anni. Anche a me pare, ma lo dico da ignorante in materia, che negli ultimi anni si sia data troppa, troppissima enfasi al discorso delle emozioni. Che le emozioni siano fondamentali per lo sviluppo della persona, e che riconoscerle e imparare a gestirle sia necessario è innegabile. Ma tutto questo parlarne e esplicitarle non ha forse l’effetto di confondere i bambini anziché aiutarli?
Anche perché nel momento in cui si costruiscono un clima e un ambiente adeguati, non è forse vero che si riesce a fare esperienza delle proprie emozioni e, così, imparare a trattarle?
Da mamma lettrice appassionata di illustrazioni, il tuo blog mi piace tantissimo! Lo ho appena scoperto, ma mi sono ripromessa di seguirti spesso.
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Ti ringrazio molto Federica e mi fa molto piacere. Sono d’accordo con te, c’è quasi una ossessione da parte della società di oggi di dare un nome a qualunque sensazione o evento del bambino, e invece certe dinamiche fanno semplicemente parte della crescita e della…. vita! Se hai piacere puoi iscriverti inserendo il tuo indirizzo e riceverai una mail quando pubblico un articolo. Non sarà un blog assillante, lo garantisco 🙂 Un caro saluto, Chiara
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