Sai una cosa?”
“Cosa?”
“È stata l’estate più bella del mondo.”
Stasera un albo illustrato per chi non si rassegna alla fine dell’estate…

D’altronde anche la rivista Andersen ha scritto che i libri che parlano delle vacanze è bene leggerli quando l’estate è lontana.
E questo albo fa davvero venire voglia di non sapersi allacciare le scarpe per avere un’estate a disposizione per impararlo…tra una camminata nel bosco, un bagno nel lago, un pomeriggio in soffitta, una mattina a raccogliere more e bastoncini di legno.

Sono tante e semplici le azioni che questo bambino fa insieme alla sua mamma: lavarsi i denti, giocare con formiche e scarabei, aspettare il dolce in un pranzo di famiglia, un falò notturno, una capanna e perdere un cappello.
Per immedesimarsi, ai nostri lettori serviranno giusto un paio di “volta pagine”…



Io ho rivisto tanto la me bambina in queste pagine, l’alternanza di solitudine e l’arrivo dei cugini , voglia di stare da sola e il bisogno di compagnia. La trepidazione dell’attesa e la voglia di condividere…

L’autrice ha scritto una dedica che vale tutto l’albo:
AI LUOGHI CHE RESTANO E CI VEDONO PASSARE.
Tutti ne abbiamo uno…

L’estate più bella, Delphine Perret, Terre di Mezzo