Cosa avranno in comune questi quattro libri letti a scuola nelle ultime due settimane?

Sembra di Bridgman edito da Pulce è un libro gioco in rima del 1906 con immagini che oltre a divertire e stupire rimandano all’iconografia del tempo con bambine pettinate e vestite da piccole donne e cappelli stravaganti.

Si attraversano poi più di 100 anni fino al 2022 con l’albo illustrato, edito ancora da Pulce, di Cristina Petit e Chiara Ficarelli Vieni con me? che con il gioco del malinteso ci porta dritti dritti nel cuore del posto preferito della Casa sull’Albo: la biblioteca e il magico potere della lettura. Il bello di questa storia che ho trovato adorabile e immediata è anche l’attenzione all’inclusione e alla diversità, finalmente anche autori e autrici italiane si stanno evolvendo su questo aspetto fondamentale ormai.


Poi sfogliamo il silent book di Bruna Barros edito da Il leone verde piccoli, un inno alla fantasia più semplice, quella delle trasformazioni e dell’immaginazione che porta lontano grazie a un metro da falegname e un legame speciale.

Infine Silvia Borando con Cose mai viste appena tre mesi fa ha pubblicato con Minibombo questo albo illustrato che regala ai lettori la scoperta di nuovi punti di vista, prospettive inusuali e soprattutto un esercizio di interpretazione per niente facile ma tanto stimolante! Un pagina vuota è più difficile da capire di una pagina “piena”, per non parlare dei disegni da completare nella propria testa per dare un senso alle parole appena lette/ascoltate.

Allora cosa avranno in comune questi 4 diversissimi libri?
La sorpresa, l’attesa, la suspense del voltare pagina. Leggendo in classe questi libri si è creato in certi momenti un tifo da stadio, a ogni scoperta partivano gli applausi e anche i bambini meno interessati alla lettura stavano con gli occhi puntati ad aspettare quel magico unico momento in cui la pagina viene girata… per svelare qualcosa che ogni bambino ha già immaginato a modo suo, nella sua testa.
Il senso di tutto quando si legge sta proprio in quel momento là, quel secondo in cui ogni lettore ha la possibilità di creare dentro di sé la sua versione della pagina che verrà dopo e ricominciare da capo pochi secondi dopo.
Esiste qualcosa di più potente di questo per le Case sull’Albo dei nostri bambini e bambine?