Onomatopee per le prime narrazioni

Oggi entriamo nel mondo della narrazione dove le onomatopee rappresentano la centralità della storia narrata.  Dai 18 mesi di solito di prediligono i libri non fiction, cioè quei libri che non prevedono una struttura narrativa complessa, sono composti da sequenze (colori, forme, attività quotidiane, scorrere del tempo) per permettere al bambino di concentrarsi sulle informazioni pure senza doversi soffermare sulla storia.

Ma per iniziare ad abituare il bambino anche ad una narrazione semplice, ma senza perdere la sua attenzione e il suo interesse, ho trovato 4 libri bellissimi che con l’utilizzo di onomatopee divertenti e imprevedibili terranno agganciati alla storia anche i bimbi più piccoli.

Ma prima di iniziare una raccomandazione. ATTENZIONE: quando leggete a voce alta questi albi dovete scandire bene l’onomatopea. Lo so che alcuni adulti si vergognano e non riesco a lasciarsi andare a certe parole un po’ buffe o strane da pronunciare…ma se fate i timidi NON FUNZIONERANNO!

Il primo albo che ho scelto è il famoso A caccia dell’orso di Helen Oxenbury  e Michael Rosen edito da Mondadori tantissimi anni fa: un capolavoro che non smette mai di essere narrato e raccontato a tutte le generazioni.  

La struttura del libro si ripete con un testo in rima sempre uguale alternando luoghi diversi da attraversare. Le onomatopee si ripetono a gruppi di tre e il carattere è sempre più grande, come a incitare il lettore ad alzare il tono di voce.

“A caccia dell’orso andiamo.
Di un orso grande e grosso.
Ma che bella giornata! Paura non abbiamo.

Oh oh! Tempesta! Una tempesta di neve che fischia! Non si può passare sopra. Non si può passare sotto. Oh no! Ci dobbiamo passare in mezzo!”

Nelle ultime pagine, a doppia pagina divisa in strisce narrative, vengono ripetute tutte le onomatopee ripercorrendo al contrario il percorso. Al bambino piace tantissimo rivivere a ritroso e con un colpo d’occhio immediato tutta la storia.

Il secondo libro è un altro albo illustrato iconico: ORSO,BUCO!

La particolarità di queste pagine è che i personaggi sono rappresentati da punti, linee e colori: non riesco a immaginare niente di più potente per la mente di un bambino di due/tre anni.

Il fiume, il bosco, il deserto.

La narrazione prevede una susseguirsi di cadute e attraversamenti (vi ricorda qualcosa?) e l’espressività dei personaggi è rappresentata dal suono che fanno quando cadono, attraverso le onomatopee.

Notare i colori delle parole che richiamano i colori delle forme: magari non ad una prima lettura, ma nelle successive sicuramente il bambino sarà in grado di fare dei collegamenti. Questo albo, così come il precedente, si trova sia in formato cartonato per i più piccoli, che in formato “classico”.

Dalla semplicità di Orso,Buco! passiamo al meraviglioso realismo del giapponese Komako Sakai.

Per chi non lo sapesse dopo la pandemia ci siamo ricordati che i bambini, sia di nido che dell’infanzia, posso vivere diverse ore all’aperto, anche in inverno. Questo piccolo e delicato albo illustrato è una sorta di inno alle scoperte in natura di una bambina (o bambino) che parla con gli animali in un giardino.  Anche qui la forma è ripetitiva ed è succeduta da una onomatopea collegata all’animale.

La bellezza di questo albo si concentra nella capacità dell’illustratore di narrare la storia attraverso le espressioni della bambina. Questo albo potrebbe sembrare un non fiction ma in realtà oltre ai gesti della protagonista, anche il finale ci regala una storia da narrare.

Infine alziamo un po’ la complessità della narrazione con l’albo illustrato che ha una onomatopea anche nel titolo: Grat grat cirp splash!

Ho un debole per Kitty Crowther, le sue storie sono magiche e allo stesso tempo vicine al vissuto dell’infanzia. E tanto tanto poetiche. In questo albo tutto ruota intorno alla paura che questi tre suoni, uno dietro l’altro, suscitano in una piccola rana che non riesce a dormire. Le tre onomatopee vengono ripetute come una musica anche quando il papà accorre in suo aiuto.

Alla fine il mistero del GRAT GRAT CIRP SPLASH verrà svelato e la paura svanito e questo suono avrà il sapore di una ninna nanna. Ovviamente non vi dirò nulla, correte in biblioteca a scoprirlo!

Alla prossima dalla Casa sull’Albo!

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