Agosto, non il mio mese preferito. Mi porto addosso il vizio di quando ero bambina di non passare neanche un giorno a casa. Agosto erano le vacanze dai nonni, il mare della Calabria e i cugini. Oggi concedo ad agosto un po’ di tregua, gli permetto di farmi oziare a casa tra una lettura e un giro in bicicletta ma difficilmente riesco a resistere più di metà mese.
Quando poi ad agosto parto, mi porto comunque dietro una zavorra di pensieri legati al mese di settembre, al rientro a scuola dei bambini, al lavoro, alle cose da fare che non si riesce mai a dilatare durante l’estate e a tutto quello che durante l’anno ci preoccupa.
E allora io faccio come Olga, la mia preferita eroina degli albi illustrati, che riesce ad evadere e partire solo portandosi dietro il suo Chiosco, che la appesantisce si, ma tutto sommato la sorregge anche.
Perché la verità è che quel pensiero del rientro ci culla anche un po’, è come se ci tenesse sempre attivi, ci ricorda chi siamo anche quando vogliamo dimenticare il nostro nome, nella frenesia di vivere le vacanze tanto desiderate.
“E’ una vita che Olga la negoziante lavora al Chiosco. Forse sta un po’ stretta là dentro. Giorno dopo giorno saluta con gentilezza i clienti abituali e sa a memoria quello che ognuno di loro vuole.”
Il Chiosco, Aneta Melece, Edito Java Book
E’ molto raro per me che Olga venga sostituita da Tempe-Stina, la famosa bambina di uno degli albi illustrati più letti nelle scuole, così entusiasta delle vacanze con il nonno che ci trasmette tutto quello che forse noi adulti non saremo mai più: spensierati, coraggiosi e irrequieti così tanto da affrontare una vera tempesta e ricominciare tutto da capo.
“Eccoli davanti casa, il nonno con il suo caffè mattutino e Stina si è appena svegliata. Quasi ogni giorno escono con la barca per vedere se nelle reti c’è qualche pesce. E’ sempre emozionante , proprio sempre. Come una lotteria, secondo Stina.”
“E’ davvero una bella tempesta e adesso Stina non ha più nessuna paura. Il nonno ha ragione! Quando c’è una tempesta bisogna essere in due. “
Tempestina, Lena Anderson, Edito Lupoguido.
Io continuo a stare dentro il Chiosco di Olga e lascio ai miei bambini e ragazzi lo spirito di Stina. Si nel chiosco ci sto un po’ stretta, come Olga, ma forse c’è davvero un tempo per tutto, come il mio agosto.
E tu come vivi le vacanze? Come Olga o Come Stina?