Un pomeriggio di giugno del 2012, uscita dall’ufficio, molto spensierata, andai a fare un giro alla Feltrinelli di fronte al Duomo di Milano. Non ricordo se facesse caldo o meno, se mi fossi incontrata con qualcuno o se ero lì per altro. Ma ricordo però molto bene quando, tra gli scaffali della sezione dei libri per bambini, vidi questo albo illustrato (a quei tempi non sapevo si chiamassero così).

 

Ricordo che la mano lo prese in automatico e lo lessi li, in piedi. Mi colpì tanto e lo comprai. Fu l’inizio di tutto.

Avevo 30 anni, ero incinta del mio primo bambino, e non sapevo assolutamente nulla ma sapevo che questo libro doveva essere nostro.

Questo albo illustrato è purtroppo fuori catalogo e per questo ci tenevo a regalare a tutti questa bellissima storia.

La narrazione è semplice ma leggendolo a voce alta, la musicalità che si crea con le parole è davvero armonica.

L’ho letto al mio bambino ogni sera prima che nascesse e anche dopo.

Leggere in gravidanza, magari sempre la stessa storia, porta poi il bambino a riconoscerne la musicalità, il tono usato per enfatizzare alcune parti, la modulazione della voce, le pause e i silenzi.

E questa storia si presta moltissimo a questa pratica.

E il finale poi è oggettivamente MERAVIGLIOSO…per chi è genitore, per chi ha fatto fatica a esserlo e per chi, purtroppo, non lo è più.

In questo video lo leggo per voi.