La nascita di un adolescente è anche la nascita di un genitore più grande

“Certi ricordi e certe suggestioni diventano reali sulla carta, tanto da chiedersi come sia possibile che proprio quelle parole e quelle immagini trasmettano esattamente quello che provo io?” Inizia così Matteo Pelliti ed è un piacere sentirlo parlare: riesce a conversare con autrice e illustratore di Acerbo sarai tu dando la possibilità a noi lettori e ascoltatori di entrare nella genesi di questa raccolta di poesie per adolescenti. Tutti gli adolescenti: quelli che lo sono adesso e quelli come me, che lo sono già stati e che grazie a questi versi riescono a riscoprire quel lato ormai messo da parte…o volutamente  nascosto. E invece Matteo Pelliti, autore di poesia a sua volte, riesce a scavare nell’anima di questo libro ma con delicatezza, portandoci per mano a conoscere il percorso che ha portato Silvia Vecchini e Francesco Chiacchio alla pubblicazione di ACERBO SARAI TU, edito da Topipittori.

Silvia Vecchini ci dà una visione del passaggio verso l’adolescenza come un percorso che fa tutta la famiglia: quando si parla dell’”essere acerbo” ci si riferisce infatti anche al genitore che una volta finito il percorso di trasformazione sarà cresciuto a sua volta insieme all’adolescente che ora ha accanto.

La poesia preferita di Silvia che simboleggia un po’ l’intero libro visto come insieme e non come raccolta di singole poesie, definisce l’adolescenza come una seconda nascita che segue un tempo unico e singolare per ciascuno: nessuno sa quale se stesso ritroverà dall’altra parte.

“Acceleravo al buio senza freno verso il fondo”: l’adulto invece non è pronto a questa idea di discesa veloce, non siamo del tutto capaci di accettare questo pensiero dell’andare avanti così in fretta, siamo più propensi a restare attaccati al passato.

Ed è proprio per questo che la nascita di un adolescente è anche la nascita di un genitore più grande, ci racconta Silvia.

E come si inseriscono le illustrazioni in un progetto editoriale che deve necessariamente aggiungere e valorizzare senza distrarre dal contenuto? Naturalmente è proprio la casa editrice ad aver dato una svolta alla pubblicazione: sarà proprio Francesco a raccontarci di come sia riuscito a dare alle poesie di Silvia immagine e colore seguendo il consiglio dell’editore di andare oltre al significato provocatorio dei versi, ma di farli propri. Alla scelta di un’immagine che simboleggi tutto il lavoro svolto, Francesco ci mostra quella di un grande cavallo a doppia pagina con un bellissimo contrasto tra giallo e nero. L’idea nasce da un ricordo d’infanzia dell’illustratore e simboleggia il ragazzo che cavalcando l’animale rappresenta l’andare avanti, il cammino e percorso dell’adolescenza.

Assistere dal vivo ad un evento legato al mondo della letteratura, della poesia e dell’illustrazione è stata una vera emozione. Non era la semplice presentazione di un libro e nemmeno l’autocelebrazione di un artista o autore.

Quello a cui abbiamo assistito è un concerto di “canzoni poetiche illustrate”, qualcosa di unico reso possibile grazie all’unione delle poesie di Silvia Vecchini con la musica e la voce di Sualzo e alla magia dei disegni di Francesco Chiacchio, che ci ha permesso di assistere incantati alla trasformazione del foglio bianco dell’illustratore nei colori e suggestioni della sua arte.  

Ecco alcune foto dell’evento.

Del mio lavoro con i ragazzi delle medie che ho svolto quest’estate, una poesia in particolare racchiude tutto il rispetto che meritano gli adolescenti che incontriamo:

SE NON TE LO DICO IO SE NON TI INVITO AL CENTRO DELL’ESPLOSIONE STAI FUORI DALLA MIA TESTA, NON DOMANDARE, NON FARLO, E’ UN’INTRUSIONE.

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